People come first

Volti, emozioni, persone concrete e grandi traguardi.

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Bisogna sfidare la Provvidenza per essere schiaffeggiati dall’abbondanza

Carmela, San Giovanni a Teduccio

Aiutati che Carmela t’aiuta.

Nell’aria c’è questo odore di pasta e fagioli, mischiato a matita appena temperata e panni puliti. L’ex fabbrica di via Ferrante a San Giovanni a Teduccio è uno spazio immenso, eppure non potrebbe essere più casa di così. Carmela Manco ha perso il conto di quanti “nipoti” ha, però se li ricorda tutti. Suora laica, fondatrice e presidente dell’associazione Figli in Famiglia, è molto più di tutto questo. E’ la nonna del quartiere, il simbolo e l’esempio di chi continua a sperare e a combattere, di chi aiuta tutti, a prescindere da quanto siano “scamazzati”. E’ la donna che in quell’ex fabbrica ci ha visto un’oasi. Di nome e di fatto. Un luogo dove poter aiutare le famiglie della zona, in cui crescere i bambini ed alleggerire chi ha troppo peso da portare sulle spalle. L’associazione Figli in Famiglia, di fatto, nasce il 4 marzo del 1993. Ma la sua storia inizia da molto prima, quando c’era solo la sagrestia “sgangherata” di una chiesa molto piccola per una comunità troppo grande. Era il 1983, galeotto fu quel bimbo che mangiava una merendina di fortuna sulle scale. Carmela iniziò a prendersi cura di quel bambino e di tanti altri piccoli vagabondi. Un cuore grande, troppo, che provava ad aiutare tutti anche quando gli spazi e le risorse non bastavano.

Un fascio di luce colpì nel 1998 quello spazio immenso ed abbandonato da tempo che Carmela guardava dalla finestra della sua stanza. Un capannone che poteva dare un tetto a chi cercava un riparo, ma anche tanto di più: una famiglia a chi ne aveva bisogno. Carmela acquisisce quello spazio, con calma e molti sacrifici. C’era tanto da fare, ma senza fretta e senza sosta, da quel luogo è iniziata ad uscire tanta luce. E così, grazie a vari interventi di ristrutturazione sono nati la palestra Mangrovia, lo spazio giochi con gazebo e tavoli per feste dell’Agorà, l’aula Virgilio, il “Laboratorio d’icone e cornici”, O’ Bbarriciello ‘e l’Oasi, un punto ristoro con una sala capace di accogliere fino a quaranta persone e la Sala Aldo Annunziata, un grande salone in cui crescere insieme. “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior” cantava De Andrè. E così è stato.

L’Oasi Figli in Famiglia è una punta di diamante in un contesto sfortunato dove il compito dell’associazione e dei suoi operatori è “semplicemente” quello di essere una famiglia: di far studiare i bambini, di dare un po’ di scatolame a chi questo mese non ce la fa, di provare a trovare un lavoro a chi ne ha bisogno. Di esserci, sempre. Carmela è quella persona che ti tende la mano, che ti aiuta a vedere un domani un po’ più luminoso anche quanto intorno a te fa brutto tempo e ti chiede un sorriso in cambio.

“Chi nasce a San Giovanni, nasce sfortunato ma con una carica in più. Il desiderio di venire fuori è forte, così tanto da permettere a chi sceglie di diventare buono di diventare un piccolo genio. L’augurio che faccio al quartiere è quello di continuare a sperare. Nonostante tutto, ci rimane la speranza di poter continuare a cambiare”.

 

 

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